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Il colesterolo è una molecola della classe degli steroli che riveste un ruolo particolarmente importante nella fisiologia degli animali e quindi anche dell'uomo.
La parola colesterolo proviene dal greco chole (bile) e stereos (solido).
Tutte le cellule dell'organismo umano sono capaci di sintetizzare colesterolo ma la maggior parte viene prodotto nei perossisomi delle cellule epatiche che lo trasferiscono al sangue per il trasporto in tutto l'organismo.
Il colesterolo è coinvolto nella sintesi di componenti indispensabili nel processo di digestione.
Il colesterolo inoltre partecipa alla produzione di Vitamina D, utile per la salute delle ossa, favorisce la "costruzione" della parete delle cellule, in particolare del sistema nervoso e consente la formazione di ormoni come il testosterone e gli estrogeni.
Quando in medicina si parla di "colesterolo", non si intende il colesterolo chimico (si tratta di un'ambiguità semplificatoria), ma si parla in effetti di una classe di lipoproteine (chilomicroni, aggregati di trasporto) che circolano nel sangue: la relativa concentrazione si chiama colesterolemia.
Secondo la loro composizione in colesterolo, fosfolipidi, proteine, trigliceridi e acidi grassi, questi aggregati vengono ulteriormente distinti in diverse classi (classificabilità di laboratorio secondo il loro peso specifico tra 0.98 e 1.17 g/cm3): VLDL, IDL, LDL, HDL2 e HDL3.
Valori troppo bassi sono correlati ad un aumentato rischio di morte causata da alcuni tumori, ictus cerebrali e polmonari, alcune malattie infettive, incidenti, suicidi e malattie degenerative, mentre valori troppo alti sono correlati ad un aumentato rischio d'infarto del miocardio.
Nella pratica medica si parla solo dei rischi connessi a valori elevati, ma quasi mai di quelli derivanti da valori troppo bassi, in quanto la relazione causale tra bassa colesterolemia ed eventi avversi è estremamente dubbia.
La produzione non controllata di colesterolo può provocare malattie molto gravi come l'aterosclerosi, in quanto il colesterolo in eccesso si accumula nei vasi sanguigni a livello dei mastociti presenti nell'endotelio, portando alla formazione di placche aterosclerotiche che potrebbero provocare l'occlusione dei vasi e dunque la morte del paziente nel caso i vasi occlusi siano fondamentali per la sopravvivenza (es. arterie coronarie).
Pare che la colesterolemia aumenti con l'aumentare dei tipici ormoni di stress:adrenalina, noradrenalina e cortisolo.
Popoli che si nutrono prevalentemente di prodotti animali come gli Inuit delle regioni polari o i Masai delle steppe africane hanno delle colesterolemie minori di europei o statunitensi.
Alcuni studi smentirebbero un'opinione diffusa secondo la quale la causa primaria del colesterolo alto sta nel consumo di alimenti contenenti colesterolo (latte, panna, uova, burro, grassi animali ecc.).
Secondo l’Associazione Americana per il cuore, purtroppo non vi sono sintomi che determinano la presenza del colesterolo alto, il consiglio è di effettuare un esame del sangue almeno una volta ogni cinque anni.
La soluzione ideale per evitare il colesterolo alto è di adottare un regime di vita sano con attività fisica e i giusti alimenti, evitando di fumare e abusare di alcolici e superalcolici.
In natura sono presenti molteplici rimedi naturali che possono risultare un utile ausilio per combattere questo subdolo nemico; tra questi, le statine (assumibili in maniera naturale con il Riso Rosso Fermentato), inibiscono la produzione di ulteriore colesterolo nel fegato che avviene durante la digestione dei cibi grassi, riportando il tasso complessivo a livelli normali.
E’ ottenuto dalla fermentazione del comune riso da cucina (Oryza sativa), ad opera di un particolare lievito, il Monascus purpureus o lievito rosso che, durante la sua attività fermentatrice, si arricchisce di un gruppo di 14 sostanze, denominate monacoline.
Tra queste, spicca la monacolina K, che riproduce la struttura chimica e l’azione farmacologica della lovastatina
Esso è molto utilizzato per le preziose virtù ipolipidemizzanti. Gli integratori che lo contengono vengono spesso consigliati a chi ha mostrato un’intolleranza alle statine, i tradizionali farmaci ipocolesterolemizzanti.
Il Cardo mariano è una pianta erbacea annua appartenente alla famiglia delle composte tuboliflore.
Si trova specialmente nell'Italia centrale e meridionale.
Ricercata dai raccoglitori per le sue ottime qualità terapeutiche.
Utilizzata come stimolante dell'attività gastrica, diuretico, febbrifugo.
La pianta, infatti è ricca di virtù terapeutiche che la rendono preziosa in particolare nelle disfunzioni epatiche.
La sua assunzione è indicata per ladisintossicazione dovuta a epatite, cirrosi, alcolismo, droghe, e tossine ambientali, che entrano nel corpo tramite il cibo, l'acqua, l'aria e la pelle.
É il rimedio salvavita contro l’avvelenamento da funghi velenosi, come l’Amanita phalloides.
Rigenera i tessuti del fegato, stimolando la produzione di nuove cellule, ringiovanendolo e proteggendolo dai danni futuri.
Il Cardo mariano previene il danno dei radicali liberi alle cellule del fegato, previene la formazione di leucotriene e stimola la produzione di nuove cellule del fegato (sintesi proteica o produzione di proteine di cellule), accelerando il processo di rigenerazione.
Il fegato protegge il corpo da sostanze chimiche tossiche.
La silibinina nel cardo mariano protegge il fegato da tossine ambientali che entrano nel corpo tramite il cibo, l'acqua, l'aria e la pelle.
Può avere un blando effetto lassativo dovuto alla stimolazione della cistifellea, ma questo effetto dura solo due o tre giorni e poi scompare.
Ottima per riequilibrare il colesterolo nel sangue è anche la caigua ( Cyclanthera pedata Schard ), una pianta originaria della cordigliera andina, utilizzata da sempre dalle popolazioni del Perù per le sue proprietà ipocolesterolemizzanti e ipotensive.
Il Guggul è una gommo resina, estratta dal Commiphora mukul, pianta tropicale, appartenente alla stessa famiglia della mirra.
La ricerca ha dimostrato che guggulsterone, una sostanza chimica che è nella guggul gomma è il fattore importante nel ridurre il colesterolo. Gugulipide, un estratto di gomma guggul è efficace nel ridurre il colesterolo nel sangue.
Al momento, il guggul è ancora sotto esame, per verificare quanto possa essere un valido rimedio naturale contro colesterolo e trigliceridi in grado sostituire efficacemente i farmaci tradizionali.
Il carciofo è un prezioso alleato della salute, combatte il colesterolo e aiuta a prevenireinfarto e ictus, rigenerando il fegato.
I carciofi, infatti, sono tra gli alimenti più efficaci per disintossicare l’organismo, grazie alle loro proprietà depurative e diuretiche.
Della pianta di carciofo vengono utilizzate essenzialmente le foglie cauline ma al contrario non vengono sfruttate tutte quelle brattee carnose che invece si caratterizzano per poter essere mangiate.
In alcuni casi, vengono impiegate anche le radici di carciofo.
Il carciofo si caratterizza per avere degli effetti altamente stimolanti sul funzionamento della bile ed è proprio per tale ragione che deve essere impiegato con notevole prudenza ed attenzione in tutti quei soggetti che soffrono di calcolosi biliare.
Uno studio condotto recentemente, inoltre, ha dimostrato come il carciofo, oltre a ridurre il colesterolo e la sintesi degli acidi grassi da parte delle cellule del fegato, è in grado anche di trasformare il colesterolo circolante in acidi biliari, che poi vengono eliminati dall’organismo.
Possiamo assumere, i suddetti prodotti, separatamente alternandoli tra loro oppure, usati in associazione tra loro, sono in grado di esercitare un’efficace azione sinergica, ognuno per la propria “specializzazione”, provvedendo spesso a risolvere egregiamente i problemi che ci affliggono.
Poniamo sempre particolare attenzione alla Titolazione dichiarata in etichetta dei prodotti che andiamo ad acquistare.
Spesso prodotti apparentemente uguali, perché contengono gli stessi ingredienti, possono risultare più o meno efficaci in dipendenza della percentuale di sostanza attiva contenuta.
I prodotti naturali possono essere spesso degli ottimi rimedi per molte problematiche ma, in caso di persistenza dei sintomi, consigliarsi col proprio medico di fiducia.